di Ilaria Carloni

Tutto è cominciato a 16 anni con l’esperienza in teatro nel musical “C’era una volta… scugnizzi” di Enrico Vaime e Claudio Mattone (2002). Ma la prima vera popolarità è arrivata con la soap “Un posto al sole”, dove ha lavorato per otto anni e ha incontrato anche il suo attuale compagno Davide Devenuto (i due hanno un figlio di 4 anni, Diego). Da allora Serena Rossi non si è più fermata, mettendo in fila tre spettacoli teatrali, sei dischi, 17 programmi tv, 25 tra fiction e film tv, e 16 film. Oltre al doppiaggio dei più importanti colossal Disney.

 

Da poco si è conclusa con un enorme successo la fiction Mina Settembre. Ce ne parli?

E’ stata un’esperienza molto forte, come quella di Mia Martini. Le aspettative erano alte e il lavoro è durato quasi un anno. Ci ho messo tutto il mio cuore e ho fatto anche un po’ da coatch a tutta la troup e credo che questa armonia che c’era sul set sia trapelata all’esterno. E’ stata una serie molto rassicurante, piena di buoni sentimenti e anche di leggerezza, che in questo momento storico serviva a tutti noi.

Cosa ti ha lasciato?

Mi ha lasciato tante amicizie nuove, come la regista, la produttrice, e le attrici. E’ stata una bellissima squadra di donne. Mi ha lasciato l’affetto del pubblico, la stima, e anche un amore ancora più grande per Napoli, perché ho avuto la possibilità di restarci per tanto tempo. Mi ha ricordato quanto Napoli sia parte di me.

Come è stato condividere il set con il tuo compagno Davide Devenuto?

E’ stato bello tornare a lavorare con Davide, non capitava da un po’ di tempo. Poi avevamo scene insieme con partner differenti e quindi ci siamo divertiti a giocare su una finta gelosia per far divertire un po’ la troupe.

Sei alla conduzione da inizio marzo dello show di Raiuno, “Canzone Segreta”. Dalla fiction alla conduzione in un attimo. Cosa altro hai in serbo?

Questo è uno show incentrato sulle emozioni e sulla musica, quindi molto nelle mie corde. Poi inizio un nuovo set di cui ancora non posso parlare, ed infine c’è la speranza di “Mina2”.

Davide ti fece una proposta di matrimonio da Mara Venier. Quando si concretizzerà?

Siamo stati parte di uno show televisivo in cui si è parlato di matrimonio, ma per ora, anche dato il momento storico, non è nei nostri progetti. Abbiamo casa insieme, un figlio, e ci sentiamo già marito e moglie. Poi il matrimonio chissà!

Come e dove avete vissuto il lockdown?

Abbiamo vissuto il lockdown a Napoli, quando il set di Mina è stato bloccato il 9 marzo. Nonostante l’angoscia e la paura dell’ignoto, ci ha insegnato tanto. E’ stato un momento importante di unione familiare, abbiamo potuto fare i genitori a 360 gradi. Non essendo a casa nostra a Roma, non avevamo tanti giocattoli per Diego e quindi abbiamo fatto tanti giochi di fantasia. Ci ha fatto molto bene nonostante la tragicità del momento.

Mamma e attrice impegnata: come fai a conciliare?

Sono una lavoratrice appassionata e una madre appassionata, e so che dividendomi non posso dare il 100 per cento in entrambi gli ambiti, quindi sono assalita da sensi di colpa. Per fortuna, però, ho una squadra fidatissima tra nonni, la tata che è come una sorella, e Davide che è un papà eccezionale. Arrivo stremata a casa, ma appena vedo Diego esplodo di energia.

Che mamma sei per Diego?

Cerco di trasmettergli tutto l’amore che posso, sono una madre attenta, ma allo stesso tempo permissiva. Gli do molta fiducia e lo lascio libero, perché credo in lui e nelle sue capacità, infatti Diego è un bambino sereno ed equilibrato. Per essere un maschio è molto riflessivo, lo chiamiamo “il poeta” per la sua sensibilità.

Pensate di dargli un fratellino?

Per ora non è nei programmi perché ho un 2021 troppo intenso lavorativamente e non ce la faremmo a conciliare.

Serena sul set e Serena tra le mura di casa: un parallelismo.

L’entusiasmo mi contraddistingue sia sul set che nel privato. Certo sul set cerco di dare solo il meglio di me, mentre nel privato, con le persone che amo, riesco a lasciarmi andare, a mostrare anche le mie fragilità e a concedermi delle mancanze.

Che rapporto hai con il tempo che passa?

Sono contenta di crescere, di invecchiare, ho un rapporto bellissimo col mio corpo, sono più sicura e consapevole e mi piaccio così come sono. Da ragazzina ero più rotondetta e non ero contenta perché i canoni di bellezza erano altri, ma oggi dei canoni non me ne frega nulla, perché ognuno è bello perché è unico. Non ho mai fatto interventi, non perché sia contraria, ma perché mi piace si veda sul mio viso il tempo che passa e la donna che sto diventando, anche attraverso la fatica. Mi fa piacere specchiarmi e vedere la Serena di sempre che però si sta evolvendo.

Dopo Frozen e Mary Poppins ci saranno altre collaborazioni con la Disney?

Con Disney c’è un sodalizio artistico amoroso bellissimo: le canzoni del ritorno di Mary Poppins, poi Frozen 1, 2 , e tutti i cortometraggi realizzati tra i due film. Ora sono impegnata in un doppiaggio per una serie per bambini su Amazon dove ci sono tre uccellini. La versione americana è doppiata da Kristen Bell che è la voce americana di Frozen.

Riesci a coltivare il canto con tutti gli impegni che hai?

Io canto sempre, dalla mattina alla sera e mi alleno con la mia coach Mariagrazia Fontana ogni volta ce ne sia occasione. A volte Davide non ne può più perché canto ossessivamente sempre la stessa canzone.

Chi porta I pantaloni in casa?

Li portiamo entrambi, siamo abbastanza intercambiabili, facciamo le stesse cose. Siamo alla pari, sia da genitori, sia da compagni. La nostra è un po’ una staffetta.

Napoli ti manca?

Napoli mi manca tanto anche se Roma mi ha accolto molto bene. Napoli mi emoziona, mi commuove. Spesso se accadono delle cose, vorrei essere lì, come quando è morto Maradona. A Napoli c’è un grande senso di comunità, la gioia ed il dolore diventano di tutti. Per compensare la mia assenza, quel giorno ho ascoltato Pino Daniele e fatto “pippiare” il ragù per cinque ore.

Hai sogni nel cassetto?

Ho imparato a non sognare troppo nel mio lavoro, ma aspetto ciò che accade con un po’ di fatalismo. Navigo molto a vista.

Sei cambiata in questi anni di successo?

Certo che sono cambiata, e mi preoccupano quelli che restano sempre uguali! Sono diventata una donna molto più sicura di me, nel lavoro, nel privato e nelle amicizie. Ho imparato a coltivare i rapporti, annaffiando la piantina delle amicizie e dei legami. Davide mi ha insegnato tante cose dall’alto dei suoi tredici anni in più. Sono diventata più sicura delle mie potenzialità, che non significa arroganza, ma consapevolezza delle proprie capacità.

C’è qualcosa che ti manca, di cui hai nostalgia?

Mi mancano i miei nonni, Peppe ed Emilio, che rappresentavano le domeniche lunghissime con i pranzi infiniti e le partite del Napoli, il caffè, le chiacchiere, il Natale con loro. Ricordo tanti insegnamenti che sono stati ben radicati dentro di me. Ne ho nostalgia anche se sono anche felice di avere una mia famiglia, nella quale io e Davide stiamo seminando nuove tradizioni.

Parlami di Diego…

Diego è un perfetto mix tra me e Davide. Di me in lui rivedo il sorriso, la sensibilità, l’altruismo. Gli piace la musica, si emoziona ascoltando le canzoni. E’ un bambino molto attento agli stati d’animo.

IM?

Una mamma innamorata

n° 79 maggio 2021