
di Luca Pasquarella
I requisiti fondamentali in questi ambienti includono un suono di alta qualità, potente e uniforme su tutto lo spettro sonoro, oltre a una perfetta integrazione
con l’ambiente circostante e una massima semplicità d’uso.
Partendo dall’integrazione con l’ambiente, spesso dato per scontato, è cruciale evitare diffusori che producano suoni distorti o insufficienti. La scelta del numero di diffusori e del posizionamento dei subwoofer deve considerare l’area da sonorizzare e l’impatto dell’ambiente circostante, comprese le superfici riflettenti che possono influenzare la qualità audio complessiva. Inoltre, l’integrazione degli elementi dell’impianto audio con lo stile e il contesto del negozio può avvenire con diffusori invisibili (sotto stucco) ad incasso in controsoffitto o come oggetti dell’arredamento. Per quanto riguarda la semplicità d’uso, è essenziale che l’interfaccia sia intuitiva per gli utenti finali, che spesso non sono interessati alla complessità tecnologica dietro l’impianto.
L’installazione e la taratura del sistema sono compiti imprescindibili dell’installatore e del progettista, lasciando agli utenti finali controlli basilari come il volume e la commutazione delle sorgenti. In contesti più avanzati, i pannelli touch screen pre-programmati possono semplificare ulteriormente l’interazione.
Nella progettazione di sistemi audio per ambienti commerciali, come un negozio, è cruciale considerare le dimensioni e la disposizione dello spazio. L’uso di software di predizione acustica in combinazione con dati CAD aiuta a determinare il numero e il posizionamento ottimali dei diffusori per garantire una distribuzione uniforme del suono con la giusta pressione acustica. Il distanziamento e il posizionamento dei diffusori dipendono spesso dalla loro dispersione radiale, che può influenzare l’efficienza dell’area coperta e la precisione del suono. È importante bilanciare l’uso di diffusori con dispersione ampia e stretta in base agli obiettivi di qualità del suono e alla precisione necessaria.
Le interazioni tra diffusori devono essere attentamente gestite per evitare fenomeni di interferenza che compromettono la chiarezza sonora, un aspetto cruciale che il software di predizione acustica può anticipare e mitigare durante la fase di progettazione.
Il comfort acustico è particolarmente critico negli ambienti commerciali, dove il suono deve intrattenere senza disturbare le dinamiche di interazione tra clienti e addetti. Il suono non deve essere fastidioso, preponderante o disturbato da riverberi o riflessioni eccessive che compromettono la chiarezza. Il riverbero, derivato
dalle riflessioni delle superfici, è uno dei principali nemici del comfort acustico e deve essere gestito con tecniche di controllo delle riflessioni e misurazioni come il tempo di riverbero (RT60).
In sintesi, progettare e installare un sistema audio per ambienti commerciali richiede un’approfondita comprensione delle esigenze acustiche specifiche dell’ambiente oltre che il rispetto delle normative vigenti circa l’impatto acustico ambientale. In Italia, la normativa sull’impatto acustico ambientale per la riproduzione di musica con impianti di diffusione sonora è disciplinata principalmente dal Decreto Legislativo 152/2006 (“Norme in materia ambientale”) e dal
Decreto Ministeriale 140/2012, che recepisce la direttiva europea 2002/49/CE sulle valutazioni e gestione del rumore ambientale. I limiti di rumore sono definiti in base alla zona di destinazione d’uso e al periodo temporale (giorno, sera, notte). Nelle zone residenziali, ad esempio, il limite di rumore durante il giorno (07:00-22:00) è di solito intorno ai 55-60 dB(A), mentre di notte (22:00-07:00) scende a circa 45-50 dB(A). Questi valori possono variare leggermente a seconda delle specifiche locali e regionali. Il controllo dell’aderenza alla normativa è principalmente affidato alle autorità locali, come i Comuni o le Regioni, che vigilano sul rispetto dei limiti di rumore tramite monitoraggi e controlli periodici.
Queste autorità sono supportate dalle forze dell’ordine e, in alcuni casi, dalle agenzie ambientali regionali o provinciali, che possono intervenire per verificare il rispetto delle normative e applicare sanzioni in caso di violazioni. Le attività che devono produrre documentazione dettagliata includono bar, ristoranti, discoteche, cinema, sale da concerto, e in generale tutte le attività che utilizzano impianti di diffusione sonora e che possono potenzialmente influenzare l’ambiente circostante. La documentazione richiesta può comprendere anche l’installazione obbligatoria di limitatori audio, dispositivi che monitorano costantemente il livello di rumore e limitano automaticamente la potenza dell’impianto in caso di superamento dei limiti consentiti. L’uso di tecnologie avanzate e la consulenza da parte di esperti sono fondamentali per garantire un’esperienza sonora ottimale.
In questa rubrica ad ogni uscita parlerò di soluzioni sartoriali che abbiamo sviluppato per coniugare gli aspetti che ritengo più importanti affinchè la tecnologia non diventi un nemico: alta qualità, affidabilità, semplicità di utilizzo ed estetica sartoriale..