“La casa è il luogo che più di ogni altro racconta di ognuno di noi, per questo diamo vita a proposte uniche secondo la migliore tradizione made in Italy, in grado di coniugare il saper fare artigianale al design contemporaneo”. Dal 1990 Riflessi arreda le case degli italiani “coniugando design, qualità e prezzi competitivi”. Non semplici mobili ma soluzioni di arredo, con abbinamenti di forme, materiali e colori sempre nuovi e originali, secondo la visione del presidente Luigi Fammiano.

Com’è andato il 2023 e come sta andando il 2024?

Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato di 24,5 milioni di euro e stiamo vivendo un momento di grande soddisfazione. Sono orgoglioso di annunciare che stiamo registrando anche nell’anno in corso una crescita a doppia cifra. Lavoriamo con positività ed entusiasmo e siamo sempre flessibili per accogliere e gestire in velocità le richieste dei nostri clienti. Questo approccio nel tempo si sta rivelando vincente.

Parliamo di design: quali sono i nuovi trend?

I nuovi trend rappresentano il centro della nostra ricerca, l’ascolto e la vicinanza ai desideri dei clienti e dei consumatori è per noi linfa vitale da sempre. Proprio come un abito haute couture, tutte le collezioni Riflessi sono personalizzabili attraverso una gamma senza pari di finiture, materiali ed oltre 250 rivestimenti. Questa è la nostra sartorialità, intesa come l’innata capacità di saper rispondere alle più diversificate richieste mantenendo sempre altissima la qualità dei materiali e la cura dei dettagli. Le nostre proposte sono contraddistinte da artigianalità nei processi di lavorazione: martellature, spazzolature e lucidature a mano esaltano il pregio dei materiali impiegati grazie alle sapienti mani dei nostri esperti. Ci sono poi i legni pregiati come il tranciato a fiamma aperto scelto per il nuovo esclusivo piano a saponetta in legno ed i rivestimenti pregiati come le nuove pelli Gold e Nabuk soft touch totalmente lavorate in Italia che offrono una protezione totale grazie a speciali trattamenti antibatterici e antivirali brevettati, divenendo così perfetti anche per il mondo contract e trasporti. Parlando di tendenze, sono molto apprezzate le proposte multifunzionali e versatili, ideali per un abitare fluido che predilige spazi aperti e in trasformazione. In tal senso sono emblematici i nostri tavoli con il piano cottura ad induzione integrato nel top in ceramica e ci tengo a sottolineare che Riflessi è l’unico player del settore ad aver lanciato sul mercato questa funzionalità applicata ai tavoli freestanding.

In cosa siete innovativi?

Abbiamo introdotto nella living room una novità assoluta, oggi disponibile sugli iconici modelli Shangai e Living e sul nuovo Paradise. Questa straordinaria innovazione nasce dalla vincente combinazione, brevettata da Riflessi, fra le lastre ceramiche The Top Marazzi da 1,2 cm che risultano altamente performanti con il sistema ad induzione InvisaCook. I top in ceramica possono essere personalizzati al centimetro, con una lunghezza variabile da 1 metro fino a 3, e per la massima pulizia estetica hanno un pratico cassetto comandi estraibile a scomparsa. Le finiture ceramiche disponibili sono Silver Root dall’effetto pietra, presentata alla Milano Design Week 2024, e Capraia lucido dalle venature più pronunciate. Questi nuovi tavoli plug and play sono perfetti sia in ambito residenziale che contract, li stiamo infatti utilizzando molto anche per showcooking ed eventi mostrando dal vivo queste funzionalità eccezionali.

Cosa fa riflessi per essere green?

Guardiamo al futuro in ottica di sostenibilità ed è su questa premessa che abbiamo implementato una filosofia anti-spreco e di ottimizzazione in tutta la nostra filiera di produzione che è 100% made in Italy. Dalla lavorazione di pelli e tessuti alle verniciature ad acqua, fino al confezionamento dei prodotti e degli imballaggi nella logistica, tutto è studiato con un approccio green. Ovviamente anche i trasporti sono studiati ad hoc per ottimizzare i tempi di consegna ed impattare il meno possibile sull’ambiente. Anche nell’headquarter di Ortona stiamo promuovendo una sensibilità in questo senso, ne sono esempio l’istallazione di pannelli fotovoltaici e delle colonnine di ricarica per le auto elettriche.

Qual e’ il futuro dell’azienda?

Continueremo a lavorare con la passione e la positività che ci hanno portato fin qui, per continuare a crescere. Puntiamo a nuove aperture di showroom in Italia, in affiancamento alla distribuzione wholesale, per consolidare aree e svilupparne nuove. Questo rappresenta un elemento fondamentale nel piano strategico commerciale sia per veicolare i valori, l’immagine e la filosofia del brand sia per instaurare una relazione diretta con il cliente finale. Fra i nostri obiettivi per i prossimi anni c’è anche l’espansione internazionale. L’azienda vanta ad oggi una presenza in crescita all’estero, ci rivolgiamo ad un pubblico di fascia medio-alta ed alta e puntiamo ad espanderci ulteriormente in Europa oltre che in America, Medio Oriente ed Africa.

Il segreto del vostro successo?

Ritengo che nel tempo sia stata premiata la nostra voglia di fare sempre meglio, di stare vicino al consumatore e di promuovere un’italianità che ci rende unici nel mondo. Le persone vogliono sempre di più riconoscersi in ciò che acquistano, personalizzare le proposte in base ai loro desideri, realizzarle al centimetro come un abito haute couture. Siamo un’inedita sartoria del mobile guidata da una visione che fa del Made in Italy il cuore di tutto il processo. Sono orgoglioso infatti di annunciare che nel 2024 abbiamo ottenuto ben due prestigiose certificazioni che testimoniano proprio l’eccellenza e l’italianità dell’azienda in ogni suo aspetto: dalla proprietà alla progettazione e produzione, dall’R&D alla scelta di fornitori e terzisti, fino ai brevetti di titolarità italiana. Da sempre, inoltre, viviamo intensamente il legame con il nostro territorio che supportiamo attraverso gesti concreti: dal recupero e valorizzazione di antiche tecniche artigianali alla filosofia del “chilometro zero” grazie ad una rete di fornitori specializzati sia sul territorio abruzzese – con un indotto importante – che nei distretti delle eccellenze italiane dell’arredo.