Incastonata tra il Golfo di Napoli e le maestose pendici del Monte Faito, Castellammare di Stabia sta vivendo una vera e propria rinascita turistica. Economia, cultura e ambiente si rinnovano con vigore, puntando a valorizzare le antiche radici di una località che vanta storia millenaria, acque curative e panorami straordinari. Dopo decenni di abbandono, l’estate 2025 è stata testimone della tanto attesa riapertura del parco delle Antiche Terme. Il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato la riqualificazione dell’area, sfruttando le 27 sorgenti minerali esistenti e restituendo alla cittadinanza e ai visitatori un luogo ricco di storia, salute e benessere.
Castellammare è definita la “metropoli delle acque”: ben 28 tipologie di sorgenti termali sono disponibili tra Antiche e Nuove Terme, queste ultime aperte dal 1964 sul Monte Solaro.
Non manca la dimensione spirituale: la zona della Madonna della Libera attira pellegrini, specie il 18 giugno, in occasione della sagra dedicata all’acqua sacra e al biscotto tipico locale.
La città sorge sui resti dell’antica Stabiae, rinomata località romana di villeggiatura. Permangono le meravigliose Villa Arianna e Villa San Marco, con affreschi, piscine termali e splendidi giardini. Il nuovo Museo Archeologico Libero D’Orsi, ospitato nella Reggia di Quisisana, custodisce preziosi reperti che raccontano questa storia millenaria. Castellammare ospita circa una cinquantina di chiese, tra cui spiccano la Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello (1587 1893), capolavoro barocco con pregevoli cappelle, affreschi e una statua seicentesca del patrono san Catello; la Chiesa del Santissimo Crocifisso e Anime del Purgatorio (1802), con facciata ionica e sottostanti cripte; il Museo Diocesano, ricavato nella Chiesa dell’Oratorio (1842), oggi fiorente centro culturale.
Le 28 sorgenti minerali sono sfruttate sin dall’epoca romana. Le Antiche Terme (1836) erano un centro culturale e di benessere; le Nuove Terme, costruite nel 1964 su Monte Solaro, offrono trattamenti moderni tra piscine, fanghi e inalazioni.
La vista dal Castello a mare (o “castrum ad mare”), risalente al IX secolo e ristrutturato da Angioini e Aragonesi, è mozzafiato. Il Castrum ad Mare nasce tra il IX e il X secolo, in pieno Medioevo, in un’epoca segnata da scorrerie saracene e lotte per il controllo del territorio campano. La fortificazione fu probabilmente costruita dai duchi di Sorrento o da potenti locali per difendere la costa e il territorio stabiese. Col tempo, il castello passò sotto il controllo di diverse dinastie: Normanni, che lo rafforzarono nel XII secolo, Svevi, con Federico II, Angioini, che lo ampliarono nel XIII-XIV secolo e Aragonesi, che lo ristrutturarono nel Quattrocento. Era il centro amministrativo e militare della città, e da qui derivava l’intera denominazione del borgo: Castellum ad Mare, poi italianizzato in Castellammare. Il castello è situato in posizione panoramica, su una collina rocciosa che domina il golfo. Nel tempo è stato trasformato più volte, ma conserva ancora elementi medievali come le mura perimetrali e torri difensive, una porta d’ingresso monumentale e camminamenti e ambienti interni riadattati. Dopo secoli di utilizzo militare e abbandono, oggi il castello è stato in parte recuperato e valorizzato: è visitabile e viene spesso usato per eventi culturali, matrimoni, concerti e manifestazioni storiche. Il Castrum ad Mare è più di un edificio: è il simbolo stesso della nascita di Castellammare. Da questa rocca sul mare nacque l’identità stabiese medievale e poi moderna.
Anche il lungomare restituito alla città, ha restituito pregio alla città. Lungo circa 6 km, è perfetto per passeggiate all’alba e all’imbrunire. Ci sono distese di spiagge molto ampie, bar e ristorantini di pesce affacciati sul mare rendono indimenticabile una passeggiata.
Oltre alla cucina dai sapori mediterranei, tra gli antichi sapori del posto, ci sono i Biscotti di Castellammare – “gallette” o tarallini – sono una bontà storica dal XIX secolo, perfetti se inzuppati.
Castellammare vanta una posizione strategica, tra Pompei, Ercolano, Capri, Amalfi e il Vesuvio, quindi è un’ottima base per i turisti che dopo aver visitato la città possono muoversi da lì per visitare tutta la costiera.
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