“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento  su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento, un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto, poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto…”: così cantava Lucio Dalla in una delle sue più belle canzoni, “Caruso”. Una canzone che fa venire la pelle d’oca, come l’emozione che suscita il luogo che ha ispirato il grande e indimenticato cantautore. Ma ve ne sono tante di canzoni che hanno come protagonista Sorrento, come la famosissima “Torna a Surriento”, composta nel 1894 da Ernesto De Curtis ed eseguita da innumerevoli cantanti, tra cui Enrico Caruso, Tito Schipa, Beniamino Gigli, Nilo Ossani, Bono, Elvis Presley, Dean Martin, Frank Sinatra, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Robert Plant, Mario Lanza, Nino Martini, Franco Corelli, Robertino Loretti, Giuseppe Di Stefano, Francesco Albanese, Giuni Russo, Anna German, Andrea Bocelli e Roberto Murolo. Sorrento è bellezza, mito, accoglienza, arte, cibo, archeologia, è uno stile di vita, è nostalgia. Simbolo dell’italianità, è la meta più gettonata dai turisti, immancabile tappa di chi viene in Italia da altri parti del mondo. La forza primitiva e la bellezza vi coesistono. Sorrento ha un che di struggente, fuori dagli stereotipi. Con la scogliera di tufo alta sul mare, i lidi sulle piattaforme sospese sull’acqua, le sua marine, quelle dei film di Sofia Loren, la piazza, gli hotel da vip, l’eleganza in ogni angolo, Sorrento unisce presente e passato. Il punto di partenza per visitarla potrebbe essere Piazza Lauro, la più moderna. Da qui si prosegue lungo il Corso Italia fino ad arrivare a Piazza Tasso, la piazza principale di Sorrento. Al centro della Piazza si trova la statua di Sant’Antonino, il protettore di Sorrento, mentre sulla sinistra c’è quella di Torquato Tasso, il poeta che qui nacque. Salendo di qualche metro lungo il viale Enrico Caruso, affacciandosi dalla ringhiera, c’è il Vallone dei Mulini. Piazza Tasso è stata infatti costruita sopra una dei tanti “valloni”, delle insenature nel tufo che dalle colline di Sorrento scendevano verso il mare. Sul fondo del vallone ci sono ancora i resti di un mulino con annessa falegnameria. Piazza Tasso è il posto giusto dove fermarsi per un buon caffè, un aperitivo o un limoncello. Da qui si snoda la passeggiata lungo il Corso Italia, la via dello shopping. Lungo il Corso non si può non visitare la Cattedrale di Sorrento, in stile barocco, dedicata ai santi Filippo e Giacomo. Da non perdere, è il museo del Settecento conservato al suo interno. Accanto alla cattedrale troverete “Via Santa Maria della Pietà”, una delle strade più antiche di Sorrento. Arrivati alla fine del corso, procedendo lungo i vicoli del centro storico, si incontrano le tipiche botteghe di oggetti intagliati nel legno, merletti e limoncello. Merita una visita il Museo della Tarsia Lignea, nelle cui sale si trovano mobili intagliati del secolo scorso e un’ala moderna dove sono invece esposti oggetti dal design contemporaneo. La tarsia è una tradizione secolare della penisola sorrentina. È nel pieno centro storico di Sorrento: sono gli antichi cardini e decumani che risalgono all’epoca romana. Passeggiando lungo Via San Cesareo, si arriva fino al Sedil Dominova, antico punto di ritrovo dei nobili sorrentini della città e oggi sede della Società di Mutuo Soccorso. Lungo Via Reginaldo Giuliani, si trova l’ingresso della villa comunale con la chiesa di San Francesco. Assolutamente da visitare è il chiostro di San Francesco del 1300. In Villa Comunale è d’obbligo una passeggiata con l’immancabile selfie col panorama della costiera Sorrentina e del Golfo di Napoli con il Vesuvio sullo sfondo. Dalla villa si può scendere a piedi nella zona del porto con la piccola spiaggia di Marina Piccola e gli stabilimenti balneari. C’è anche un ascensore che permette di salire e scendere più comodamente. La visita a Sorrento merita una tappa anche al borgo marinaio di Marina Grande, posto perfetto dove fermarsi a pranzo. Ci sono tantissimi ristoranti in riva al mare, tutti ovviamente specializzati in cucina locale a base di pesce. Altra attrattiva, oltre allo shopping tra i vicoli del centro storico, è il Museo Correale di Terranova con reperti greci, romani, porcellane di Capodimonte, dipinti della scuola napoletana e un bellissimo giardino.